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Jovanotti




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Альбом Jovanotti



1994
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Il mio nome è Lorenzo potrebbe non aver senso ma da quando sono nato dico quello che penso dico quello che vedo mi guardo in giro utilizzo questo ritmo nero e funky e duro e carico di bassi e su di lui io costruisco sintassi e frasi e storie strada dove vivo muovi la mano con la quale io scrivo e dammi la carica dammi l'energia molta cattiveria poca melodia.
Un due tre VIA un due tre VIA questa non vuole essere una forma di poesia ma è rap semplicemente senza pretese un suono e una parola che arriva palese e ti muove e non c'è discussione non è la musica che fa la rivoluzione al massimo può essere una colonna sonora un modo per accendere un passaparola microfono si accende va su l'adrenalina - attaccamilaspina.
Chiamala come ti pare chiamala arte chiamala chiasso questa è la mia parola che si fonde col basso è il suono cittadino del rap e del funky e no che no ti stanchi... ritmo e parola pane e companatico supercalifragilisti suono molto pratico e violento al cento per cento muove la mia dialettica con il divertimento e mi fa venire voglia di dire : "Alza alza", ascolta il suono del basso che incalza; la musica che faccio mi serve come scudo mi barrico dietro al microfono per non sentirmi nudo di fronte alla mia insicurezza non ho né presunzione né manie di grandezza non faccio né comizi né falsa demagogia io sono un accumulatore di energia che poi ritorna fuori sotto forma di adrenalina - tacatacamilaspina.
Facci vedere cosa sai fare facci sentire cosa sai fare
So fare poco, ma ciò che faccio provo a farlo bene, semino il seme del frutto raro dello stare insieme organizzo feste in giro per la mia nazione sono un guerriero della comunicazione la musica va avanti e io gli vado appresso se pure questo ritmo sembra sempre lo stesso è qui che io mi sento come fossi a casa mia io sono un accumulatore d'energia che poi ritorna fuori sotto forma d'adrenalina ... - attaccamilaspina


. . .



Se t'incontro per strada non riesco a parlarti
mi si bloccano le parole non riesco a guardarti
negli occhi mi sembra di impazzire
se potessi amplificare
il battito del mio cuore sentiresti
un batterista di una band di metallo pesante
ed è per questo che sono qui davanti
perché mi viene molto più facile cantarti una canzone
magari che la sentano i muri e le persone
piuttosto che telefonarti e dirti tutto faccia a faccia
rischiando di fare una figuraccia;
sono timido ma l'amore mi dà coraggio
per dirti che da quando io ti ho visto è sempre maggio
e a maggio il mondo è bello e invitante di colori
ma ancora sugli alberi ci sono solo fiori
che prima o poi si dice diverranno pure frutti
e allora tu che fai? golosamente aspetti,
aspetti che quel desiderio venga condiviso
io sono qui davanti che ti chiedo un sorriso,
affacciati alla finestra amore mio.
Affacciati al balcone rispondimi al citofono
insieme al mio complesso per cantarti il sentimento
e se tu mi vorrai baciare sarò contento
e questa serenata è la mia sfida col destino
vorrei che per la vita noi due fossimo vicino
una serenata rap per dirti che di te
mi piace come mi guardi mi piace come sei con me
mi piace quel tuo naso che s'intona con il mondo
mi piace il tuo sedere così rotondo
da rendere satellite ogni essere vivente
mi piaci perché sei intelligente
si vede dalle tue mani come le muovi
mi provochi pensieri e sentimenti sempre nuovi
nei tuoi fianchi sono le alpi nei tuoi seni le dolomiti
mi piace quel tuo gusto nello scegliere i vestiti
quel tuo essere al di sopra delle mode del momento
sei un fiore che è cresciuto sull'asfalto e sul cemento

Affacciati alla finestra amore mio,
affacciati alla finestra amore mio
affacciati alla finestra amore mio
per te da questa sera ci sono io

Serenata rap serenata metropolitana
mettiti con me non sarò un figlio di puttana
non ci credere alle cose che ti dicono di me
sono tutti un po' invidiosi chissà perché
io non ti prometto storie di passioni da copione
di cinema, romanzi e che ne so di una canzone
io ti offro verità corpo anima e cervello
amore solamente amore solo solo quello

Affacciati alla finestra amore mio
affacciati alla finestra amore mio
affacciati alla finestra amore mio
per te da questa sera ci sono io

Amor che a nullo amato amar perdona porco cane
lo scriverò sui muri e sulle metropolitane
di questa città milioni di abitanti
che giorno dopo giorno ignorandosi vanno avanti
e poi chissà perché perché chissà
per come nessuno sa perché perché chissà
per come due sguardi in un momento sovrappongono un destino
palazzi, asfalto e smog si trasformano in giardino
persone consacrate dallo scambio di un anello
e un monolocale che diventerà un castello,
affacciati alla finestra amore mio.

Nei tuoi fianchi sono le alpi nei tuoi seni le dolomiti
mi piace quel tuo gusto nello scegliere i vestiti
questo essere al di sopra delle mode del momento
sei un fiore che è cresciuto sull'asfalto e sul cemento.

Affacciati alla finestra amore mio
affacciati alla finestra amore mio
affacciati alla finestra amore mio
affacciati alla finestra amore mio

affacciati alla finestra amore mio
affacciati alla finestra amore mio
per te da questa sera ci sono io.


. . .



Io penso positivo perché son vivo perché son vivo, io penso positivo perché son vivo e finché son vivo, niente e nessuno al mondo potrà fermarmi dal ragionare, niente e nessuno al mondo potrà fermare, fermare, fermare quest'onda che va, quest'onda che viene e che va quest'onda che va quest'onda che viene e che va, quest'onda che va quest'onda che viene e che va quest'onda che va, quest'onda che viene e che va.
Io penso positivo ma non vuol dire che non ci vedo io penso positivo in quanto credo, non credo nelle divise né tanto meno negli abiti sacri che più di una volta furono pronti a benedire massacri , non credo ai fraterni abbracci che si confondon con le catene
Io credo soltanto che tra il male e il bene è più forte il bene.
Io penso positivo perché son vivo, perché son vivo io penso positivo perché son vivo e finché son vivo e niente e nessuno al mondo potrà fermarmi dal ragionare niente e nessuno al mondo potrà fermare, fermare quest'onda che va quest'onda che viene e che va quest'onda che va quest'onda che viene e che va.
Uscire dal metro quadro dove ogni cosa sembra dovuta guardare dentro alle cose c'è una realtà sconosciuta che chiede soltanto un modo per venir fuori a veder le stelle e vivere l'esperienze sulla mia pelle sulla mia pelle.
Io penso positivo perché son vivo, perché son vivo io penso positivo perché son vivo e finché son vivo niente e nessuno al mondo potrà fermarmi dal ragionare niente e nessuno al mondo potrà fermare, fermare quest'onda che va quest'onda che viene e che va quest'onda che va quest'onda che viene e che va.
Io credo che a questo mondo esista solo una grande chiesa che parte da CHE GUEVARA e arriva fino a MADRE TERESA
passando da MALCOM X attraverso GANDHI e SAN PATRIGNANO arriva da un prete in periferia che va avanti nonostante il Vaticano.
Io penso positivo perché son vivo, perché son vivo io penso positivo perché son vivo e finché son vivo, niente e nessuno al mondo potrà fermarmi dal ragionare niente e nessuno al mondo potrà fermare, fermare quest'onda che va quest'onda che viene e che va quest'onda che va quest'onda che viene e che va : la storia, la matematica, l'italiano, la geometria, la musica... ...la fantasia


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I giovani hanno i capelli lunghi e le basette come cespugli e nelle magliette la verità i giovani girano per la città i giovani parlano con i muri ma non ascoltano la risposta hanno una scritta sulla maglietta e non domandano quanto costa I giovani sono dentro i sondaggi catalogati in percentuali i giovani stanno bene i giovani stanno male I giovani quali quelli più belli? oppure i giovani quelli brutti? i ricchi, i poveri i giovani cosa, i giovani che? i giovani tutti! tutti i giovani sempre giovani non mi dire che ci sei anche tu. Tra quelli lì della pubblicità dell'aranciata e della Coca Cola quelli che gridano ai concerti quelli che occupano la scuola quelli che non trovano da lavorare quelli che ancora paga papà quelli che non c'è mai un cazzo da fare in questa cazzo di città Vorrei passare dai 10 ai 30 per non subire questa tortura il primo amore, la prima casa dover vestire quest'armatura il primo amico che ti tradisce o che magari tradisci tu il primo treno che non ci sali e che magari non torna più.


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Sono un deejay che lavora in diversi locali frequentati da ragazzi più o meno normali magari che lavorano durante la settimana o che abitano magari in qualche zona lontana da questa discoteca che al sabato sera è l'unico locale dove c'è un'atmosfera un po' giusta arriva un po' di gente potrebbe trasformarsi in una storia divertente allora via si va via si va si va via qualcuno c'ha la macchina qualcuno l'energia intesa in tanti modi, quello dipende ognuno può affrontare la notte che scende nel modo che gli pare gli piace e gli pare allora è un altro sabato che sta per cominciare però però però non c'è niente da dire la voglia di far festa e quella di fuggire da quando il mondo è mondo si possono incontrare e c'è qualcuno che sceglie di andare a ballare da me che metto su la musica più forte che c'è e allora c'è qualcuno che per venire da me si fa cento chilometri e io che posso fare quando li vedo qui li faccio ballare li prendo e me li porto dietro fino al sole e tutto il resto sono parole sono un digei vedo molto io dall'alto di questi piatti ne ho viste io di cose io ne ho visti di fatti ho visto una signora ingioiellata far la figa ho visto un entra ed esci per pipparsi qualche riga che finisce dentro al naso di un figlio di papà che si nasconde dentro all'università ; ho visto uomini baciarsi tra di loro con affetto e coppie miste che non vanno più d'accordo neanche a letto, ho visto dei politici arrivare con la scorta li ho visti strafottenti mentre fan la mano morta alla bionda con la minigonna con un sogno nel cassetto ed ho saputo di quel sogno addormentarsi dentro al letto ; ma più di ogni altra cosa ho visto gente regolare che veniva qui a ballare, a rimorchiare vivendo questo tempo in modo attivo ma anche onesto ognuno nel suo mondo e son parole tutto il resto parole che però mi piacerebbe raccontare in questo sabato che sta per cominciare ;
E ALLORA VIA SI VA VIA SI VA SI VA VIA IN CULO A QUESTA NOTTE E PURE ALLA POLIZIA LA STRADA LA CONOSCO E QUESTA MACCHINA DI PAPA' STASERA CHE HO BEVUTO SEMBRA CHE VADA LA META'
e io che da dieci anni torno a casa a quest'ora all'ora che di solito la gente poi lavora girando le statali dalla uno alla mille ho visto tante macchine poi far le scintille con la carrozzeria che grattava il catrame ho visto le lamiere diventare come lame sull'asfalto ho visto macchine come lattine d'aranciata accartocciarsi intorno a un albero dopo una sbandata e allora non c'è sabato che in una provinciale non c'è lo stronzo che mi sorpassa male in curva sulla destra mi passa a centottanta diretto verso il buio di questi anni novanta e io sono un deejay e il lunedì c'ho la nausea non posso poi non chiedermi qual è la causa, ma poi me ne dimentico e in fondo son sincero a quello del sorpasso io dedico un pensiero, pensiero di fratello pensiero un po' tetro è brutto quando sbagli non poter tornare indietro; ripenso a tutti i miti della gioventù bruciata al mito dell'eccesso alla vita spericolata fanculo alla ferrari e pure al maggiolino non valgono il sacrificio neanche di un moscerino spiaccicato sopra al vetro di un sabato da pazzi niente giudizi però per quei ragazzi sono figli di questo tempo che ha poco tempo per le morali sono ragazzi, ragazzi "normali" figli di questo tempo un po' malato nei contenuti che questo rap sia un monumento ai caduti di una guerra che fa vittime di diciotto anni sacrificate al dio dei grandi inganni comunque tutto questo non fa parte del mio lavoro tutto questo va molto oltre ogni stupido coro di questi moralizzatori che san sempre ciò che è giusto che in fondo al lunedì mattina ci provan gusto tutto questo con gli orari di chiusura dei locali con la birra e con gli amari c'entra poco lo dico perché ho sempre fatto tardi e chi ha in mano la risposta sono dei bugiardi io non ho risposta alcuna ho soltanto la mia rabbia nel vedere molta gente come me dentro una gabbia nel vedere che la libertà diventa paradosso e la trovi la mattina spiaccicata dentro a un fosso...


. . .



Hai visto che piove, guarda come viene giù tu che dicevi che non pioveva più che ormai non ti saresti mai più innamorata e adesso guardati sei tutta bagnata e piove madonna come piove sulla tua testa e l'aria si rinfresca e pioverà fin quando la terra non sarà di nuovo piena e prima o poi si rasserena piove senti come piove madonna come piove senti come viene giù senti le gocce che battono sul tetto senti il rumore girandoti nel letto rinascerà sta già nascendo ora senti che piove e il grano si migliora e tu diventi grande e ti fai forte e quelle foglie che ti sembravan morte ripopolano i rami un'altra volta questa è la primavera sulla porta e piove madonna come piove e poi tornerà il sole a farci festa senti com'è che piove sulla tua testa tu che credevi che oramai le tue piantine si eran seccate e non sarebbero cresciute più hai aspettato un po' ma senti come piove sulla tua testa senti come viene giù non eri tu che ormai ti eri rassegnata e che dicevi che non ti saresti più innamorata la terra a volte va innaffiata con il pianto ma poi vedrai la pioggia tornerà piove, senti come piove madonna come piove senti come viene giù!


. . .


(Voglio di più, Voglio di più)
(Voglio di più, Voglio di più)
(Voglio di più) non mi basta mai
(Voglio di più) non mi basta mai
(Voglio di più) non mi basta mai
(Voglio di più) non mi basta mai

(Voglio di più)
Voglio un panino gigante
con dentro un milione di cose
voglio madonna per portarmela a letto
e poi mandarle un milione di rose
voglio una vasca piena di coca cola
e mentre nuoto voglio bere e abbronzarmi
voglio telefonare al presidente americano
e al telefono voglio sfogarmi
(voglio di più)
voglio un aereo, che dico, una nave
che dico, uno shuttle, un sottomarino
(voglio di più)
voglio sposarmi con mille ragazze
(voglio di più)
e per ognuna io voglio un bambino
(voglio di più)
e voglio un casco pieno di panna montata
e me lo voglio poi mettere in testa
e poi mangiare la panna montata
mangiarla tutta fin quanta ne resta
(voglio di più)
voglio esser magro coi muscoli in mostra
(voglio di più)
voglio vestiti di tutti i stilisti
(voglio di più)
e voglio vincere l'Oscar e il telegatto
(voglio di più)
il leone e dei premi mai visti
(voglio di più) e non mi basta mai
(voglio di più) e non mi basta mai
(voglio di più) e non mi basta mai
(voglio di più) e non mi basta mai

(Voglio di più)
Voglio conoscere il perché delle cose
(voglio di più)
voglio due tette come due meloni
(voglio di più)
voglio conoscere i libri a memoria
e le parole di mille canzoni
(voglio di più)
voglio volare sopra al traffico del centro di Milano
voglio chiudere con una toppa il buco dell'ozono
(voglio di più)
voglio la pace lungo le mie strade
(voglio di più)
eppure tra i miei genitori
(voglio di più)
voglio vincere tutte le guerre
(voglio di più)
voglio sentire ancora più rumori
(voglio di più)
voglio andare al numero uno
(voglio di più)
della classifica dei cannonieri
(voglio di più)
voglio allenare la nazionale italiana,
voglio essere il generale dei carabinieri
(voglio di più) e non mi basta mai
(voglio di più) e non mi basta mai
(voglio di più) e non mi basta mai
(voglio di più) e non mi basta mai

(Voglio di più)
Voglio conoscere che tempo fa domani
(voglio di più)
voglio sapere cosa pensa la gente
(voglio di più)
voglio conoscere gli angoli oscuri
della mia anima e della mia mente
(voglio di più)
voglio voglio voglio voglio l'erba voglio
(voglio di più)
voglio conoscere gli extraterrestri
(voglio di più)
voglio vederci con le luci spente
(voglio di più)
voglio scoprire dei buoni maestri
(voglio di più) e non mi basta mai
(voglio di più) e non mi basta mai
(voglio di più) e non mi basta mai
(voglio di più) e non mi basta mai

(Voglio di più)
Voglio abolire la pena di morte
(voglio di più)
in ogni angolo dell'universo
(voglio di più)
voglio restare per sempre bambino
e ritrovare le cose che ho perso
(voglio di più)
voglio parlare in tutte le lingue
(voglio di più)
voglio una tele con mille canali
(voglio di più)
voglio il perdono di tutti i peccati
(voglio di più)
voglio parlare con gli animali
(voglio di più)
voglio sapere chi ha sparato per primo
(voglio di più)
voglio cantare più intonato di Mina
(voglio di più)
voglio sapere chi è nato per primo
l'uovo o la gallina?
(voglio di più)
voglio pagare miliardi di tasse
(voglio di più)
voglio scoprire un pozzo di petrolio nel mio giardino
e una sorgente di acqua gassata dal rubinetto del mio lavandino
(voglio di più)
voglio che Gorbaciov sia fatto papa
(voglio di più)
e che mia sorella trovi lavoro
(voglio di più)
voglio capelli lunghissimi e lisci
voglio trovare, sia un amico, che un tesoro

(Voglio di più) e voglio vivere tutta la vita
(voglio di più) e voglio vivere tutta la vita
(voglio di più) e voglio vivere tutta la vita
(voglio di più) e voglio vivere tutta la vita
(voglio di più) e non mi basta mai
(voglio di più) e non mi basta mai
(voglio di più) e non mi basta mai
(voglio di più) e non mi basta mai
(voglio di più) e non mi basta mai
(voglio di più) e non mi basta mai
(voglio di più) e non mi basta mai
(voglio di più) e non mi basta mai...

(Voglio di più, Voglio di più)
(Voglio di più, Voglio di più)

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Sono un ballerino, passo le mie ore ballando passo dopo passo, seguo il basso e ballo tengo il tempo e mi rendo strumento
sull'accento di una ritmica jazz senza stress, improvviso sul tema senza problema, mi espongo ai miei rischi saranno applausi oppure saranno fischi? non so io ballo però, perché sono un ballerino SONO UN BALLERINO DI JAZZ... Sabato arriva il mio momento, sono un ballerino e trovo gran godimento nelle discoteche tra la folla annoiata ed in fila davanti all'entrata fotomodelle come carne al macello dividono un mar rosso con sapor di bordello la folla che si apre al passare di una diva di qualche telepromozione televisiva si richiude proprio mentre sto passando anche io e mi ritrovo perso nell'oblio espresso dalla musica dei d.j. e non riesco a fare neanche uno dei passi miei ma mi dicono "è già tanto che sei riuscito a entrare non vorrai mica ballerino ballare?" SONO UN BALLERINO DI JAZZ... sono un ballerino faccio passi di tango, di salsa, di reggae, di liscio, di mambo la musica è tutto per me, è la mia vita per me è la metafora mia preferita, la musica è Dio, è nota e armonia la musica è ordine la musica è...Anarchia!!!!!!!! IO SONO UN BALLERINO DI JAZZ...


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E fu così che una vacca sacra dell'India che non era mai stata nella Palestina passando di fronte a un ristorante italiano riconobbe da fuori la sua vecchia cugina che lavorava come bistecca alla fiorentina in un ristorante italiano in Palestina e le chiese la strada per andare a trovare dove la terra si incrocia col cielo e col mare qualcuno le disse viaggiare è importante ma il posto che cerchi non è molto distante da dove ti trovi e da dove stai andando unisciti a noi che ci stiamo arrivando e se nel cammino noi poi invecchieremo se su quella terra non ci arriveremo ci saranno degli altri poi altri poi ancora fin quando qualcuno nell'anno del dunque sarà in nessun posto e sarà pure ovunque


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Se tutti i grandi libri qualcuno li ha già scritti se tutte le grandi frasi qualcuno le ha già dette se tutte le grandi canzoni le hanno già cantate mi chiedo ragazzi voi che cosa fate? perché siam qui a suonare a leggere e a studiare dovremmo essere in giro oppure al mare a cogliere dei fiori oppure a far l'amore a cosa serve tutto questo rumore? ma io non sono Mozart e tu non sei Picasso io son Lorenzo e Saturnino sta suonando il basso apprezzo ciò che è stato e ne farò tesoro ma ancora c'è da farne di lavoro. Tra il niente e l'abbastanza c'è il troppo e il troppo poco c'è l'acqua l'acqua il fuoco il fuoco tra il tutto e il non mi basta c'è che non sono Dio però chi sta cantando sono io con tutta la mia esperienza e tutta la confusione meno sicuro di una mia canzone che quando è fatta è fatta con le sue gambe vola e a me mi lascia indietro ancora a scuola a ragionar se è giusto rincorrere il secondo in cui ti sembra aver capito il mondo ... vola pensiero mio sopra ogni cosa come una vespa che mai riposa posati sopra i fiori e fatti grasso del suo nettare vola sulla musica e sulle lettere perché il linguaggio muore se non gli batte il cuore ciò che distingue un suono da un rumore non è la sua onda fisica ma è l'anima che ha dentro perché anche un suono vuoto è un suono spento e perché un suono viva deve esser violentato perché sennò il linguaggio è addormentato vola parola mia sii autosufficiente staccati dal mio corpo e dalla mia mente cerca di andar lontano prova a far nascere emozioni vola parola mia provoca reazioni mostrati nuda e cruda con l'aria disponibile a chi si sente sempre inattaccabile fai ballar la gente e vola positiva come un messaggio in una bottiglia alla deriva. PAROLA! per la mia professoressa di italiano PAROLA! per tutto il suono afroamericano PAROLA! per la mia nonna e per i miei parenti PAROLA! per le ragazze con le gambe belle PAROLA! per i miei fratelli e per le mie sorelle PAROLA! per chi in questo momento sta ballando PAROLA! e pure un po' per me che sto parlando PAROLA! per chi manda affanculo i pregiudizi PAROLA! per chi fa volontariato negli ospizi PAROLA! per i bambini nati a Sarajevo PAROLA! per chi non vuole un altro medioevo PAROLA! per Cuba e per la ritmica africana PAROLA! per rinnovar la musica italiana PAROLA! per chi propone cose intelligenti PAROLA! per gli intellettuali dissidenti PAROLA! per chi non da per certo neanche il sole PAROLA! per chi mi aggiunge ritmo alle parole PAROLA! per Claudio per Michele e per il Gruppo PAROLA! per Luca per Enrico e Saturnino per la ragazza che io sto cercando per chi ha deciso di fare un bambino PAROLA! per la mia mamma e per i miei antenati PAROLA! per tutti i miei amici ritrovati intorno a questo fuoco musicale ... LIBERACI DAL MALE!


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C'è SOLELUNA dentro di me, c'è l'acqua e c'è il fuoco, c'è notte, giorno, terra e mare, c'è troppo e c'è poco c'è SOLELUNA dentro di me, c'è l'acqua e c'è il fuoco c'è notte, giorno, terra e mare, c'è troppo e c'è poco certe sere amico mio mi viene in mente come certe sere prima di dormire io ripenso a quanto è complicato il cuore e dico lo sa solo DIO come è difficile andare fino in fondo nelle scelte che si fanno come è difficile restare al mondo vivere coerentemente vivere in mezzo alla gente scegliere quello che è buono distribuire agli amici il perdono c'è SOLELUNA dentro di me c'è l'acqua e c'è il fuoco c'è notte, giorno, terra e mare, c'è troppo e c'è poco c'è SOLELUNA dentro di me c'è l'acqua e c'è il fuoco c'è notte, giorno, terra e mare, c'è troppo e c'è poco Certe sere amico mio mi viene in mente come certe sere prima di dormire io io fino all'alba non riesco a dormire e sono albero e poi sasso sono un gabbiano che diventa cielo e sono pioggia e lampadina e sono un asino che prende il volo che prende il volo c'è SOLELUNA dentro di me c'è l'acqua e c'è il fuoco c'è notte, giorno, terra e mare, c'è troppo e c'è poco c'è SOLELUNA dentro di me c'è l'acqua e c'è il fuoco c'è notte, giorno, terra e mare, c'è troppo e c'è poco ATOMO CON ATOMO MOLECOLA CON MOLECOLA CELLULA CON CELLULA TESSUTO CON TESSUTO OSSA PELLE E MUSCOLI ANIMA E CERVELLO MADRE PADRE E FIGLIO SORELLA E FRATELLO AMICO COMPAGNO PAESANO E COMPAESANO UOMO AMBIENTE TERRA VICINISSIMO E LONTANO PIANETA COL SATELLITE LA STELLA COL PIANETA LO ZERO E L'INFINITO LA A, LA ZETA
c'è SOLELUNA dentro di me c'è l'acqua e c'è il fuoco c'è notte, giorno, terra e mare, c'è troppo e c'è poco c'è SOLELUNA dentro di me c'è l'acqua e c'è il fuoco c'è notte, giorno, terra e mare, c'è troppo e c'è poco E sono albero e poi sasso sono un gabbiano che diventa cielo e sono pioggia e lampadina e sono un asino che prende il volo e sono un pesce che diventa cane sono un cavallo che diventa sedia una matita che disegna case e queste case che diventan pane e questo pane che diventa vino e sono un vecchio che torna bambino c'è SOLELUNA dentro di me c'è l'acqua e c'è il fuoco c'è notte, giorno, terra e mare, c'è troppo e c'è poco c'è SOLELUNA dentro di me c'è SOLELUNA dentro di me c'è SOLELUNA dentro di me c'è l'acqua e c'è il fuoco c'è troppo e c'è poco dentro di me


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Dammi spazio qualcuno ne ha troppo qualcuno zero mi serve spazio per esprimere un pensiero un'idea non posso mica stare in apnea c'è un traffico di macchine mostruoso un sottofondo molto rumoroso questa città mi ruba l'energia eppure non riesco ad andare via a volte penso di diventar pazzo dammi spazio che non riesco a ballare dammi spazio che non riesco a pensare dammi spazio che non riesco a parlare dammi spazio spostati di un passo per lo meno chi ha detto che sia tuo questo terreno soltanto perché dici io c'ero prima amico mio ascolta questa rima non ho inventato io questo sistema ma adesso abbiamo noi questo problema o ci stringiamo un po' e ci entriamo tutti cercando di non prenderci a cazzotti oppure cominciamo a darci botte e spintoni fin quando non saremo ormai tutti distrutti è meglio che evitiamo questo strazio faresti meglio a darmi un po' di spazio dammi spazio... MUOVI TUTTO QUELLO CHE C'HAI DA MUOVERE... la realtà è fuori dalle note fuori da questo suono fuori da questa canzone mi serve spazio per trovare spazio per cercare la mia dimensione qualcuno ha detto che di spazio nel mondo ce n'è a sufficienza per soddisfare la nostra esigenza ma di sicuro non basta il mondo intero per soddisfare l'avidità di uno solo non cerco di più di quello che mi può bastare un po' di spazio dove io possa ballare parlare lavorare dormire mangiare fare l'amore dammi spazio... MUOVI TUTTO QUELLO CHE C'HAI DA MUOVERE... beato chi ha trovato spazio nei suoi sentimenti lo spazio più prezioso che non teme cedimenti beato chi divide la capanna con due cuori beato lui, e per gli altri son dolori nessuno ha più intenzione di mollare neanche un metro si barrica dietro un muro di vetro ma a volte la musica rompe anche loro ...pacificamente in coro! dammi spazio...


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Ho già visto quelle facce, quell'espressione in piazza del Duomo dopo le elezioni è la stessa che gridava BARABBA BARABBA! ho già visto quelle facce in piazza Venezia quando il duce parlava affacciato al balcone le ho riviste poco dopo in piazzale Loreto quella stessa fottuta espressione ho già visto quelle facce che bruciavan la strega le ho riviste rosse in faccia che gridavano "lega!" aggredire con violenza un passante regolare che quel giorno non aveva un cazzo da festeggiare ho già visto quelle facce in un autobus pieno dallo stadio ritornare affacciati al finestrino insultare, sputare, prendere a calci un bidone ho già visto quelle facce, quell'espressione è la stessa che gridava BARABBA BARABBA! ho già visto quelle facce a un concerto a Torino aggredire con insulti un cantante italiano che cantava per il rispetto dei diritti dell'uomo le ho riviste l'altra sera in piazza del Duomo ho già visto quella faccia in uno specchio riflessa e l'ho odiata e s'è odiata con tutta se stessa è la faccia di una massa che ha bisogno di eroi che assecondino comodamente i vizi suoi ho già visto quella faccia e la vedrò ancora in un'altra piazza, in un'altra ora con un altro slogan con un'altra battaglia con un'altra fottutissima coda di paglia ho già visto quella faccia... nel mio palazzo ci abita un signore anziano da ragazzo quel signore è stato un partigiano nei suoi occhi c'è lo sguardo di chi ha visto tanto di chi ha visto la gioia, di chi ha visto il pianto la sua faccia che la storia vuol dimenticare è la faccia che io invece voglio ricordare ogni volta che sarò tentato di dar ragione a quel primo che mi passa con la soluzione espressione di una massa che ha bisogno di eroi che assecondino comodamente i vizi suoi ma la faccia scomoda dei bimbi africani, la fierezza negli sguardi degli uomini cubani, è un cazzotto che ci giudica continuamente e dice cerca di essere uomo prima di essere gente


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Questo,
quello che dichiaro in questo testo
mi rappresenta ma voglio essere onesto
la confusione non si risolve con la canzone,
ma per lo meno ci fa passare un po' di tempo in piedi
ballare pu� servire se ci credi
sar� il pi� primitivo dei rimedi
la danza della pioggia degli indiani
danze tribali come gli africani
un filo che ci lega ai cantastorie
per non dimenticare le memorie
aggiungeremo al media che ci investe
le nostre teste le nostre teste
saremo un arcipelago di idee,
resisteremo a piogge e maree
riprodurremo il fuoco sull'asfalto
potr� sembrare un urlo e qualche salto
ma � sangue, corpo, anima e intelletto
un suono primitivo e benedetto
irrompe nelle strade e nelle radio
nelle tiv� nelle scuole allo stadio
l'esercito sar� degli insicuri
cuori confusi e sguardi da duri,
lo scriver� a graffiti sui muri
perch� la mente non si riposa

DOBBIAMOINVENTARCIQUALCOSA

dobbiamo inventarci qualcosa perch� cos� non si pu� andare avanti
c'� troppa distanza tra noi, e siamo troppo distanti
succede che il non conoscersi spesso genera la paura
e spinge all'isolamento tra queste solite quattro mura
ma facendo i conti con il disordine spesso si ottiene la soluzione
le dissonanze che si organizzano fanno nascere una canzone

DOBBIAMOINVENTARCIQUALCOSA
ma che?
amico non chiederlo a me
DOBBIAMOINVENTARCIQUALCOSA
ma che?
amico non chiederlo a me

io di vita conosco soltanto la mia le altre le vedo passare
le leggo attraverso la mia verit� ed e' per questo che non posso giudicare
so solo che quando la strada finisce c'� un bivio dentro al tuo cuore
e se decidi di andare avanti devi fare l'esploratore
e il fatto di non sapere assolutamente dove va il mondo
mi spinge a guardarmi dentro cercando di andare pi� in fondo, pi� in fondo, pi� in fondo, pi� in fondo...
cercando attraverso un viaggio di conoscenza di ci� che sono
di fare qualcosa di buono, di fare qualcosa di buono

DOBBIAMOINVENTARCIQUALCOSA
ma che?
amico non chiederlo a me
DOBBIAMOINVENTARCIQUALCOSA
ma che?
amico non chiederlo a me

"divide et impera", chi l'ha detto ha interpretato la nostra storia
ci han regalato un viaggio nel futuro in cambio della nostra memoria
ma dobbiamo inventarci qualcosa, in senso stretto stretto ed in senso lato
dobbiamo inventarci qualcosa visto che tutto quanto � stato gi� inventato
dovremmo servirci forse di quello che la natura crea
ci vuole una grande idea, ci vuole una grande idea
questo sound mi fa venire in mente di come io stavo quando
ero ancora nella pancia di mia mamma e stavo gi� ballando
protetto da quell'involucro dove non mi mancava niente
ricercare quell'atmosfera stasera pu� essere divertente
ritrovo il mio cordone ombelicale
risalgo fino al brodo primordiale
di l� ricostruisco la mia storia
per non dimenticare la mia memoria
la musica mi aiuter� a parlare
a comunicare, a comunicare
perch� la mente non si riposa

DOBBIAMOINVENTARCIQUALCOSA

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Il futuro del mondo è diverso dal mio io non ce l'ho con nessuno lungo la strada dell'intolleranza oggi c'è troppo casino IL FUTURO DEL MONDO E' DIVERSO DAL MIO IO MORIRO' PRIMA O POI LUNGO LA STRADA DELL'INTOLLERANZA...ANDATECI VOI!!! voi che sembrate immortali come le idee che vi han raccontato voi che attraverso un binocolo cieco tutto vi sembra scontato io a questi giorni ci tengo, son tutto quello che ho lungo la strada dell'intolleranza sassi non seminerò IL FUTURO DEL MONDO E' DIVERSO DAL MIO IO MORIRO' PRIMA O POI LUNGO LA STRADA DELL'INTOLLERANZA... ANDATECI VOI!!! dimmelo dimmelo dimmelo te come posso fare per farti capire che il nazionalismo è un po' come il razzismo, serve per darsi un motivo io me ne frego di chiudermi in gabbia, io in questo mondo ci vivo io coi fantasmi ci vado d'accordo, spesso di più che coi vivi lungo la strada dell'intolleranza, io non ci trovo motivi! IL FUTURO DEL MONDO E' DIVERSO DAL MIO IO MORIRO' PRIMA O POI LUNGO LA STRADA DELL'INTOLLERANZA.. ANDATECI VOI!!!


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Mi ricordo da bambino che mio padre era spesso arrabbiato con me e non sapevo perché ritornavo dalla scuola verso l'una e quaranta e la fame era tanta con mia madre che diceva che c'è? Lorenzo dimmi che c'è? come è andata come mai non mi dici mai niente? ma che razza di gente questi figli che ho certe volte non so cosa ho fatto per vedervi dire sempre di no non lo so, non lo so ma ti droghi? fai veder le braccia ma che razza di faccia non mi piace per niente quella razza di gente con la quale ti vedi ma che cosa ti credi che tuo padre ed io non ti vogliamo bene? sempre le stesse scene ogni giorno ogni sera quella stessa atmosfera. mentre mio padre mi vedeva crescere lui mi sembrava non potesse invecchiare mentre crescevo tre centimetri l'anno lui era sempre uguale Mi ricordo a dodici anni un pomeriggio di sole mi portò a un funerale ma era uno speciale che non c'era neanche un morto parente neanche un conoscente solo un sacco di gente seria molto composta una specie di festa al contrario e mio padre Mario mi diceva quando avrai un po' più anni potrai dire io c'ero ai funerali degli agenti della scorta di Moro questa sera quasi ventisette anni sto leggendo il giornale e di quel funerale mi risale l'immagine in mente e ho chiarissimo in testa quel concetto di festa al contrario e di mio padre Mario che per come era sempre severo mi appariva sincero nel dolore del restare impotente insieme a molta altra gente che sostava di fronte al potere di pochi sulla vita di molti e a quei volti sconvolti delle madri delle mogli dei parenti e dei figli degli agenti della scorta di Moro e mio padre Mario era così serio E mi teneva sulla testa una mano quel pomeriggio è lontano quasi venti anni fa i negozi che chiudevano in tutta la città ogni cosa era strana nella mia fantasia non capivo perché in giro c'era tutta quella polizia le sirene spiegate le serrande abbassate sono più grande ma le cose non sono cambiate La mia mano è più grande e mio padre più anziano la mia mamma si preoccupa perché sono lontano. Questa storia che ho detto con la rima baciata non so forse neanche io perché ve l'ho raccontata forse il centro di tutto è quella mano che mio padre mi appoggiò sulla testa questo è quanto mi resta un ricordo profondo grande come il mondo questo gesto che mio padre ebbe il cuore di fare questo gesto d'amore mille volte più potente di un pugno in questa notte di giugno in cui scrivo mi fa essere vivo pronto ad essere padre a mia volta e a spiegare a mio figlio bambino come ogni destino si unisce si confonde e si intreccia in comune con le altre persone gli dirò che ogni schiaffo e ogni pugno che è dato ogni piccolo diritto che nel mondo è violato è una ferita per tutti gli esseri della terra e finché non c'è giustizia ci sarà sempre guerra


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Michele ha una chitarra a forma di cannocchiale ci guarda dentro e vede dove vorrebbe andare Johnny che è un idealista questo lo tiene a galla Paolo che passa il tempo a inventarsi una nuova balla Stefano ha la politica e vuole cambiar la gente ma troppi sono che invece in questa città non hanno niente e passano le giornate come gli autobus del centro girano per le strade con il casino che c'hanno dentro meridiani e paralleli dell'anima della gente il nord e il sud dei miei pensieri l'oriente e l'occidente e VIENE SERA domani un altro giorno nascerà... Ettore è un culturista e insegue i suoi pettorali Marina pensa di scrivere di politica sui giornali Gigi si è laureato per ora non ha le idee chiare intanto fa il buttafuori davanti alla porta di un locale Vittorio si crede un genio e forse c'ha pure ragione è sempre molto informato e ha sempre chiara la situazione meridiani e paralleli dell'anima della gente il nord e il sud dei miei pensieri l'oriente e l'occidente e VIENE SERA domani un altro giorno nascerà... Bernardo non ha una moto ma sa smontare e montare un motore Claudio fa il disc jockey alla radio ma da grande farà il produttore Umberto guarda gli aeroplani e sa che un giorno ne guiderà uno Saturno sente Jaco che suona il basso e vuol diventare qualcuno Lorenzo ha delle storie da raccontare e vuol divertire la gente ma troppi son che in questa città ancora non hanno niente e passano le giornate come gli autobus del centro girano per le strade con il casino che c'hanno dentro meridiani e paralleli dell'anima della gente il nord e il sud dei miei pensieri l'oriente e l'occidente e VIENE SERA domani un altro giorno nascerà...


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