Erano sapori, profumi e colori
di un’altra primavera.
E mia madre era fra gerani di ringhiera.
Il più bello per me.
Poi un giorno mi trovai
più grande però più solo
e alla prima mano che sfiorai
il cuore prese il volo,
iniziato entrai così
nel mondo che vissi qui.
C’è un viso di donna
che sempre accompagna un uomo che va.
La vita di un uomo
che poi è la storia dei sogni che fa.
Amori mancati,
amori sbagliati,
lasciati annegar.
E ognuno ha un profilo,
di ognuno conosco il viso che ha.
C’è un viso di donna
che sempre accompagna un uomo che va.
Un uomo che quando
rimane da solo, più ancora lo sa.
Lo sa che il silenzio
si paga nel tempo, lo impara da sé.
Per questo non scorda
quel viso di donna, il più bello che c’è.
Erano due occhi nerissimi,
occhi già troppo lontano dai miei.
Mi son sempre chiesto
che vita avrei fatto
se fossi con lei, chissà.
C’è un viso di donna
che sempre accompagna un uomo che va.
La vita di un uomo
che poi è la storia dei sogni che fa.
Ed io se potessi rifare la mia,
lo sai che farei.
Vorrei nascere vecchio
e morire bambino,
e questo vorrei.
E ancor se potessi
strappare alla vita un attimo in più.
Vorrei fra le mani
un viso di donna
ma quello che hai tu,
che hai tu.
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